Le ultime frontiere della trombosi: Campobasso ospita l’ETRO
La European Thrombosis Research Organization ha scelto il capoluogo molisano per il suo corso avanzato del 2011 

Il corso è realizzato
con il contributo di 

Associazione Cuore-Sano O.N.L.U.S. ONLUS

e di: 

 
Instrumentation Laboratory
 
Dasit
 
Bristol Meyers Squibb
 
Cabru
Siemens
 
Banca Popolare di Lanciano e Sulmona
 
Banca Popolare delle Province Molisane
 
International PBI
 
Pastificio "La Molisana"
 
Sepinia
 Di Maio Norante
 La Nuova Citernia
La Nuova Citernia
CONSORZIO PER LA VALORIZZAZIONE DEI VINI D.O.C. DEL MOLISE
 
Associazione Italiana Sommeliers - Molise
Valmolise
 
Assessorato Politiche per la Tutela della Salute e Assistenza Sanitaria della Regione Molise
Assessorato Politiche per la Tutela della Salute e Assistenza Sanitaria della Regione Molise
 
Assessorato alle Attività Produttive e Turismo della Regione Molise
Assessorato alle Attività Produttive e Turismo della Regione Molise
 Provincia di Campobasso
Provincia di Campobasso

  

E il patrocinio di:

 
Presidenza della Regione Molise
Presidenza della Regione Molise
 
Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri della Provincia di Campobasso
Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri della Provincia di Campobasso
 
Alt, Associazione Lotta alla Trombosi
 
Siset, Società Italiana per lo Studio dell’Emostasi e della Trombosi

Sarà Campobasso ad ospitare l’undicesima edizione dell’Advanced teaching course organizzato dall’ETRO, l’Organizzazione europea per la ricerca sulla trombosi che coordina a livello europeo gli studi in un campo cruciale della medicina, come le trombosi e, più in generale, le malattie cardiovascolari.
Il corso, rivolto a ricercatori e clinici a livello internazionale, si svolge ogni due anni in città europee sempre diverse (nel 2009 si è svolto a Cracovia, in Polonia). Questa volta è toccato al capoluogo molisano, dove i Laboratori di Ricerca della Fondazione di Ricerca e Cura “Giovanni Paolo II” dal 18 al 23 settembre prossimi saranno gli organizzatori di un appuntamento che regolarmente richiama ricercatori da ogni parte del vecchio continente.

Oltre la cortina: la “seconda vita” dell’Etro
Il contributo dell’ETRO nel campo degli studi sulla trombosi è stato decisivo, anche perché ha di fatto creato un’Europa scientifica “allargata” con un anticipo di molti anni rispetto alla politica. La Polonia, l’Ungheria ed altri Paesi dell’Est, ad esempio, facevano parte dell’ETRO già molto prima che cadesse il muro di Berlino.
Quando i Paesi del vecchio continente riuscivano a malapena a guardarsi tra le fenditure di un muro, qualcuno provava a scavalcare la cortina di ferro, incurante delle lacerazioni politiche che imperversavano in Europa.
Il ponte, in questo caso, lo ha gettato la scienza, a cui poco importava che al di là del divisorio ci fossero persone che il mondo di allora non considerava nemmeno europee. L’Etro (European Thrombosis Research Organization) è stato uno di questi “motori” che non si è fatto certo frenare dalle turbolenze politiche e sociali. Spinta da una enorme forza innovatrice, l’Organizzazione europea per la ricerca sulla trombosi inizia a muovere i primi passi proprio in quella terra di mezzo, sospesa tra l’occidente e l’Unione sovietica. Molti ricercatori vengono dall’Ungheria e dalla Polonia, allora considerate zone off limits per gli europei. Ma il muro, per l’Etro, non era un ostacolo, bensì un incidente di percorso che tuttavia non era in grado di arrestare la marcia. Specie quella di giovani ricercatori, che per la prima volta nella loro vita avevano l’opportunità di aggiornarsi sui progressi scientifici che venivano da Ovest, ma anche di trascorrere alcuni periodi di studio all’estero e senza spese. L’Etro ha sempre guardato oltre il panorama politico. Lo ha fatto nel periodo in cui bisognava essere più cauti che mai, spinta dal solo desiderio di mettere insieme le competenze scientifiche e le passioni di tutti i ricercatori d’Europa, senza badare se fossero al di là o al di qua del muro.
Composta da diversi working parties (gruppi di lavoro) provenienti da tutta Europa, l’Etro sta ora attraversando una fase di rinnovamento che l’ha prima portata a spostare la propria sede da Berna a Lovanio, in Belgio, per poi concentrarsi su un progetto tanto ambizioso quanto impegnativo: diventare il fulcro delle varie società scientifiche nazionali che si occupano di trombosi e malattie correlate, in modo da costituire una federazione che raccordi l’attività di ricerca in questo campo. Un motivo in più l’ha sicuramente fornito l’allargamento dell’Unione europea che con i suoi attuali 27 membri fa ben sperare per la costituzione di una identità scientifica made in Europe.

La trombosi: la minaccia del XXI secolo
In Europa, 55 donne su 100 e 43 uomini su 100 muoiono per malattie causate dalla trombosi. In Italia, le malattie cardiovascolari nel loro insieme sono responsabili del 44% di tutti i decessi: la trombosi da sola e nelle sue manifestazioni d'organo uccide ogni anno 200.000 italiani e ne rende invalidi altrettanti.
Con il termine trombosi ci si riferisce all’occlusione di un vaso sanguigno da parte di un trombo, una massa solida composta da fibrina che contiene piastrine, globuli rossi e bianchi. Le cellule del sangue più attivamente coinvolte nello sviluppo del trombo sono conosciute come trombociti o piastrine. L'ostruzione dei vasi sanguigni da parte di un trombo è responsabile di due tra gli eventi più letali del mondo industrializzato, infarto miocardico e ictus.
Ma la trombosi non interessa solo le arterie. Quando il trombo si forma nelle vene impedisce il ritorno del sangue dai tessuti al cuore. La trombosi venosa si sviluppa più frequentemente negli arti inferiori ed è quindi responsabile del gonfiore cronico agli arti, oppure lo sviluppo di ulcere venose.
Occasionalmente, frammenti di un trombo venoso vengono spazzati via dal flusso sanguigno, passando attraverso il cuore e bloccando di conseguenza nella circolazione dei polmoni. Questo fenomeno si chiama embolia polmonare che rappresenta la principale causa di morte a seguito di un intervento chirurgico. È chiaro quindi che capire meglio i meccanismi all’origine della trombosi e affinare gli strumenti di prevenzione è un compito di fondamentale importanza.
Tuttavia, la ricerca ha fatto dei notevoli passi in avanti negli ultimi anni. L'inibizione della formazione di fibrina da parte di alcuni farmaci ha permesso di effettuare interventi a cuore aperto, impedendo la coagulazione nella macchina cuore-polmone. Negli ultimi anni, l'uso di farmaci trombolitici ha rappresentato  un importante avanzamento nel trattamento di infarto miocardico precoce o di embolia polmonare, mentre i farmaci che inibiscono la formazione di fibrina o la funzione piastrinica si sono dimostrati efficaci nel prevenire la trombosi venosa e arteriosa. Tuttavia, c'è ancora molto da fare. In tutti questi settori, i laboratori appartenenti all’ Organizzazione Europea di Ricerca Trombosi (ETRO) hanno contribuito in maniera significativa allo sviluppo delle conoscenze in questo campo.

Un corso sugli aspetti più innovativi nella ricerca e nella cura nel campo delle trombosi
Il corso di Campobasso è rivolto a medici e ricercatori che vogliano approfondire ed aggiornare le loro conoscenze in questo campo, dove l’approccio multidisciplinare è fondamentale. La coagulazione del sangue, con i suoi fenomeni fisiologici e patologici, coinvolge infatti specialità molto diverse della medicina, dalle malattie infettive alla genetica, dalla medicina di genere  all’influenza della dieta mediterranea.

L’incontro con la Dieta mediterranea
Ai partecipanti al Corso, provenienti da diversi Paesi europei, sarà offerta l’opportunità di toccare con mano la tradizione mediterranea e i suoi rapporti con la salute. Il professor Salvatore Panico epidemiologo dell’università Federico II di Napoli, terrà una lettura magistrale sulla dieta mediterranea e i suoi effetti benefici, che avrà luogo nella sede de La Molisana, storico pastificio di Campobasso. Nel corso della serata, lo chef internazionale Nicola Vizzarri preparerà dei piatti legati alla cultura alimentare mediterranea.

Per il Corso sono stati riconosciuti 23 crediti ECM


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Per maggiori informazioni:
Sito web:
  etro.eu.org
  www.nlcongressi.it
Mail:
  ccerletti@rm.unicatt.it
  nl@nlcongressi.it